La danza del topino della foresta

È autunno nella foresta: gli animali hanno raccolto funghi tutto il giorno e stanno tornando con cesti carichi per preparare una zuppa e fare festa. Ma il topino è triste: non ha raccolto nemmeno un fungo, si sente piccolo, inutile, escluso dalla gioia. Seduto da solo, guarda le foglie cadere, le foglie portate dal vento: ne segue una, la lascia passare, poi inizia a saltare, volteggiare, danzare tra foglie che svolazzano intorno a lui e da quel momento qualcosa cambia. Il topino riscopre il suo valore, l’allegria, il movimento diventa la sua voce. Alla fine torna alla festa con gli amici, e la sua danza diventa ispirazione per tutti quelli che vogliono ballare come lui.

Età indicata: dai 3 anni.

Perché lo consiglio: è una storia che mostra la timidezza di sentirsi “minimo”, “invisibile” — sentimenti che ogni bambino può provare — e con delicatezza mostra che anche una piccola azione, un piccolo ballo sotto le foglie, può cambiare l’umore. È un invito ad ascoltare i propri passi, a non annullarsi di fronte agli altri, ma a trovare la propria danza.

Momento giusto: Perfetto per le sere d’autunno, quando le foglie cadono e il vento porta pensieri di fine giornata. Usalo quando i bimbi dicono “non sono bravo”, “non ho fatto niente”, o quando serve un racconto per ridere insieme della tristezza, perché capire che anche il piccolo può brillare aiuta a dormire al caldo del cuore.